Il termine profumo deriva dal latino per fumum ovvero “per mezzo del fumo”, riferendosi ovviamente alla volatilità delle sostanze odorose.
In realtà l’uso di profumi ed essenze profumate ovvero dotate di un olezzo gradevole risale a tempi antichissimi, ben prima dei romani, già migliaia di anni or sono (probabilmente alla civiltà egizia).
In origine i profumi che servivano a dare un buon odore al corpo erano a base oleosa, successivamente con gli arabi si arrivò alle acque floreali (rose, zagare) e poi dal 1300 in Europa (Acqua della Regina d’Ungheria e profumi fiorentini) prendono piede i profumi a base alcolica che abbiamo anche oggi.
Nel 1921 Chanel lanciò il N°5 (ad oggi il più venduto nella storia moderna) e fu la prima casa di moda a mettere in commercio un profumo con il suo nome, inizia così il periodo dello sviluppo in serie e della diffusione “popolare” dei profumi a base alcolica.
Componenti essenziali di un profumo dei giorni nostri sono soprattutto l’alcool ed essenze naturali in esso disciolte, oppure, come sempre più spesso accade, elementi sintetici profumati, chiamati “materie odorose” nel linguaggio specialistico. La maggioranza di questi elementi profumati viene prodotta in grandi quantità e di conseguenza a costi ridotti.
Al contempo i profumi prodotti nei paesi arabi sono considerati tra i più affascinanti e ve ne sono di molto costosi. Sono aromi in cui la fanno da padrone i fiori come rosa e gelsomino, incensi, mirra, spezie, oud, ambra e resine varie.
Il profumo più costoso al mondo è Shumukh, lussuosissima fragranza di The Spirit of Dubai. Il prezzo supera il milione di dollari, dovuto anche al fatto che la boccetta è a sua volta un’opera d’arte orafa. Shumukh (che si può tradurre come: superiore a noi, degno del massimo rispetto) è stato inventato dallo yemenita Asghar Adam Ali.
Attualmente i profumi vengono realizzati dai cosiddetti “nasi” ovvero esperti profumieri in grado di accostare le varie essenze per inventare un nuovo accordo mai sentito prima.
Per la composizione di un profumo vengono mescolati insieme fino ad 80 elementi profumati, scelti fra le circa 200 essenze naturali ed i quasi 2000 elementi sintetici esistenti.
Queste essenze ed elementi profumati sono stati catalogati già dal 1800 in note di testa, cuore e coda o fondo, per spiegare il modo in cui gli effluvi vengono registrati dai nostri sensi. Le note non corrispondono direttamente al singolo elemento ma descrivono quello che il nostro naso percepisce.
Quando odoriamo un profumo infatti sentiamo inizialmente alcune note che arrivano “prima” al nostro cervello e si parla appunto di note di testa. Quello che arriva subito dopo con maggior intensità è il cuore del profumo, le note che avvertiamo per ultime e che restano più a lungo sono le note di fondo.
Tale classificazione viene detta Piramide olfattiva e dipende dal grado di evaporazione ergo di volatilità e di persistenza: le note di fondo saranno quelle più persistenti, le note di testa quelle più volatili.
Man mano che il tempo passa il profumo cambierà sulla nostra pelle ed è per questo che va provato direttamente sull’epidermide, anche perché a seconda delle caratteristiche di pH e di secchezza o meno evolverà in modo totalmente personale e differente. E’ come un abito, non possiamo acquistarlo senza vedercelo prima indosso!!
Ci sono elementi che funzionano meglio come note di testa, di cuore e di coda che “fissano” il profumo sulla pelle.
Ad esempio le note agrumate (arancio, limone, pomplemo), le note acquatiche (sintetiche), quelle aromatiche (lavanda, rosmarino) sono indicate per essere usate come note di testa.
Le note fiorite (gelsomino, rosa, fiori bianchi) verdi (the verde, alghe, elicriso), fruttate (pesca, albicocca, pera, mora, frutta secca) vengono utilizzate spesso come note di cuore.
Note legnose (sandalo, patchouli, vetiver, oud) note speziate (vaniglia, tonka), muschiate, orientali vengono usate per il fondo della fragranza e sono quelle che si fissano e possono durare anche un giorno intero.
In realtà però spesso poi le carte vengono scompaginate ed i nasi più creativi utilizzano a loro piacimento tutte le essenze.
Anche perché tra le centinaia e centinaia di aromi esistenti è sempre più difficile inventarsi qualcosa di originale.
Esiste poi un mercato dedicato ai profumi per l’ambiente: dalle candele ai profumatori con bastoncini a quelli elettrici agli spray, ma questo è un discorso che affronteremo in un altro articolo.
Un fenomeno che si è affermato già da molti anni è quello dei profumi equivalenti.
Per chi ama collezionare i profumi non solo per i loro effluvi ma anche per le confezioni spesso davvero molto belle diciamo pure che non si tratta dell’acquisto adatto.
Per chi invece desidera indossare una certa fragranza solo per la fragranza e che magari non può o non vuole spendere una cifra che potrebbe incidere sul proprio bilancio mensile, l’equivalente diventa la miglior soluzione.
Un profumo cosiddetto equivalente è ispirato a profumi di successo che vengono per quanto possibile replicati senza però essere del tutto identici anche se spesso ci si avvicinano molto.
Non confondete gli equivalenti o “ispirati da” con le copie tarocche dei profumi di marca vendute non nei negozi autorizzati ma solitamente sulle bancarelle: queste ultime potrebbero contenere anche sostanze non sicure in quanto non riportando sulla confezione realmente il marchio che le ha prodotte e non conoscendone la linea di produzione non ne sappiamo la provenienza. Ergo è poco prudente spruzzarsele addosso. Una confezione falsa di un profumo firmato comprata da un venditore sconosciuto non ci darà certezza di nulla, men che meno di cosa contenga.
Mentre la fragranza equivalente ha un nome, un marchio registrato, un luogo di produzione e la acquistate in un negozio autorizzato di vostra fiducia.
Costerà meno per varie motivazioni e nessuna di esse sarà riconducibile alla scarsa qualità dei componenti. L’equivalente non ha la boccetta firmata, non ha una confezione disegnata appositamente, non viene pubblicizzato tramite spot televisivi creati da registi titolati e zeppi di modelle, attori e personaggi famosi strapagati né con stupende foto sulle pagine patinate delle testate di moda. Inoltre non ha alle spalle i “nasi” più famosi dell’attività profumiera che certamente non lavorano gratis.
Volete tanto un certo profumo ma non siete sicuri che indosso vi piaccia? Temete che una certa fragranza vi possa stancare? Volete testare un profumo prima di acquistare la sua “versione originale” ben più onerosa? O semplicemente non desiderate spendere tanto per avere un buon profumo e vi piace il suo equivalente? Capita che un profumo ispirato ad un altro possa piacere di più del suo ispiratore.
Questi sono esempi di alcune delle esigenze e delle motivazioni di chi decide di comprare profumi equivalenti.
Spoleto Poste & Servizi ha selezionato per la sua clientela aziende rinomate che producono fragranze d’ispirazione da molti anni e hanno una grande esperienza nel campo. Perchè anche i profumi ispirati bisogna saperli fare.
Che sia una fragranza d’ispirazione o meno, un profumo bisogna anche dosarlo. Ci sono vari gradi di persistenza e di invadenza che possiamo raggiungere a seconda dell’essenza scelta ma anche del modo in cui ce la mettiamo. Diciamo subito che va usato sulle zone “calde” del corpo (se la boccetta ha un dispenser, spruzzeremo) in modo che il calore determini la volatilità e faccia in modo che l’effluvio si distribuisca intorno a noi. A seconda della quantità e della forza della fragranza decideremo come equilibrarlo per raggiungere il livello che vogliamo: c’è chi vuol lasciare la scia e chi desidera che il proprio olezzo si avverta a meno di un metro di distanza. Io faccio parte di questa ultima categoria, penso sempre che non a tutti possano piacere le essenze che piacciono a me e non voglio diventare invadente, in nessun modo. Questione di gusti. Va detto che il profumo non rimane con la stessa persistenza allo stesso modo sulla pelle delle singole persone, reagisce diversamente, ad esempio sulla mia pelle nessun profumo ha gran durata, al netto della singola forza della fragranza stessa.
Indossiamo il nostro profumo mettendolo su polsi, collo, nuca e magari spruzzandolo sui nostri abiti, senza avvicinarlo troppo, e se vogliamo che duri tutto il giorno….il segreto è riapplicarlo a metà giornata.