Sta per iniziare a Spoleto la nona edizione della Spoleto Norcia in MTB, divenuta ormai la più frequentata manifestazione cicloturistica del centro Italia, bellissima iniziativa e fiore all’occhiello per la nostra città, che si avvale dell’utilizzo del tracciato della ex #spoletonorcia.
Ma prima che passasse “un treno di tanti colori” fatto di ciclisti festanti, lungo il tracciato della ferrovia transitavano delle piccole carrozze azzurre che correvano sui loro binari su e giù per la Valnerina, attraverso i 51 chilometri che coprivano la distanza tra le due cittadine.
Era il 1926 quando la Spoleto Norcia venne inaugurata, ferrovia a scartamento ridotto progettata come una ferrovia alpina, con gli stessi stratagemmi tecnici come gli elicoidali (il giretto di Caprareccia ad esempio), gallerie (in tutto 19, di cui quella nei pressi del viadotto di Caprareccia lunga 1936 metri) e bellissimi viadotti panoramici (ad esempio il viadotto di Cortaccione alto circa 60 mt) per superare dislivelli, montagne, torrenti e forre.
Lo scartamento ridotto (ovvero la minor distanza tra le due rotaie rispetto a quella di 1435 mm relativa allo scartamento ordinario) in realtà era un escamotage assai utilizzato nelle ferrovie alpine per ridurre il raggio delle curve e permettere ai tracciati maggiore agilità, ad esempio la Ferrovia delle Dolomiti (Calalzo Cortina d’Ampezzo Dobbiaco) aveva lo stesso scartamento della Spoleto Norcia ovvero 950 mm. Anche la Calalzo Cortina Dobbiaco che aveva uno “sbocco” nella ferrovia a scartamento classico in Val Pusteria, fu chiusa nel 1964 e ora è diventata una pista ciclabile. Pesò su quella decisione un grave incidente avvenuto nel 1961.
Lo stesso trenino rosso del Bernina, che ha uno scartamento di 1000 mm presenta un tracciato in cui incontriamo elicoidali, viadotti e gallerie che ricordano tanto quelli della nostra ferrovia.
L’ambizioso progetto di collegare la ferrovia Roma Ancona con Norcia per arrivare poi ad Ascoli Piceno ed infine all’Adriatico non fu mai portato a termine. Forse anche per questo motivo la tratta perse importanza, a vantaggio del trasporto su gomma.
Arriva il 1968: gli autobus di linea hanno preso il sopravvento grazie alla loro celerità e flessibilità, il trenino azzurro compie l’ultimo viaggio il 31 luglio e dal 1 agosto “la corriera” Spoleto Norcia occupa il suo posto definitivamente.
Alcune motrici vengono rivendute ad altre linee compatibili presenti in Italia (la Genova Casella ad esempio), ancora lontana è la consapevolezza che l’itinerario che corre attraverso le montagne umbre possa essere attrazione per un turismo verde e slow.
L’ambientalismo in Valnerina e nel Parco dei Monti Sibillini nasce anche grazie alle sezioni del CAI, di Italia Nostra e di altre associazioni sul territorio, si inizia così a parlare della rinascita della Spoleto Norcia, ma senza riuscire per decenni a trovare una soluzione definita.
Nel 2001 tutta la zona viene indicata dal Ministero dei Beni Culturali “di notevole interesse storico/artistico”.
Si giunge al 2005, dopo varie e diverse vicende, il demanio concede l’intero tracciato per 25 anni e si inizia una riqualificazione per portarlo a percorso vocato alla mobilità dolce, tabellandolo e iniziando a trasformarlo in ciclopedonale.
Nel 2014 l’MTB Club di Spoleto lancia LA SPOLETO NORCIA IN MTB, manifestazione che sta avendo un enorme successo.
L’edizione del 2022 che si svolgerà nei giorni 2/3/4 settembre, vede oltre 1500 iscritti, quattro percorsi differenti con diverso grado di difficoltà, da quello soft per famiglie di 10 chilometri a quello di 85 chilometri di livello agonistico ed una vera e propria gara, la SN CUP. Inoltre sono abbinate varie iniziative come l’apertura del Museo della Spoleto Norcia che si trova in Via Fratelli Cervi presso la vecchia stazione.
La Spoleto Norcia in MTB è nata per sponsorizzare il cicloturismo, sul sito della manifestazione troverete indicati altri percorsi umbri adatti a godersi la natura in mountain bike.
Visitate il sito www.laspoletonorciainmtb.it per tutte le info sull’argomento!
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