IL NOSTRO PATRONO
L’agiografia tradizionale vuole San Ponziano da Spoleto (da non confondere con Papa Ponziano) essere stato un cavaliere spoletino proveniente da famiglia nobile o agiata. A 18 anni, dopo un sogno, si convertì al cristianesimo. Perseguitato ed arrestato, la tradizione vuole abbia detto al giudice “Sono Ponziano ma puoi chiamarmi Cristiano”. Fu sottoposto a martirio, la leggenda ci racconta che buttato in una gabbia con dei leoni (o portato presso l’anfiteatro spoletino dove avvenivano tali spettacoli) essi si rifiutarono di aggredirlo e si ammansirono ai suoi piedi. Fu fatto camminare su carboni ardenti e ne uscì illeso. Fu lasciato senza acqua né cibo ma gli angeli lo sfamarono e gli portarono da bere.
Alla fine, il 14 gennaio, fu decapitato sopra ad un ponte che da quel giorno fu detto Ponte Sanguinario, la testa rimbalzò tre volte, si fermò su di un colle e lì sgorgò una sorgente, dove ora sorgono la chiesa ed il convento che lo ricordano. Era abbastanza comune nei luoghi di martirizzazione o sepoltura dei primi martiri cristiani che vi fossero eretti altari e successivamente chiese e conventi, ciò accadde anche per San Sabino.
Essendo già presente sul colle un’area funeraria fu sepolto in quel luogo, in data non chiara: probabilmente in un intervallo di tempo che va tra il 155 ed il 175 dopo Cristo.
Dal Martirologio romano al giorno 19 gennaio troviamo queste righe:
Presso Spoleto in Umbria, san Ponziano, martire, che si tramanda sia stato per Cristo atrocemente battuto con le verghe al tempo dell’imperatore Antonino e infine trafitto
con la spada.
Altre fonti ricordano il suo martirio all’epoca di Marco Aurelio, successore di Antonino, per cui la datazione non è certa.
San Ponziano è patrono di Spoleto ma anche protettore dai terremoti: la sera del 14 gennaio 1703 ebbe inizio una delle peggiori sequenze sismiche di cui si avesse memoria, nella zona Spoleto/Valnerina: nonostante la terribile scossa d’esordio a Spoleto non vi furono vittime e San Ponziano fu invocato da allora ad ogni terremoto. A Spoleto si ricorda San Ponziano per la profezia: “Spoleto tremerà ma non cadrà”.